Il regista di Cult of the Lamb spiega la filosofia di design “malvagia” del gioco

Cult of the Lamb è un gioco roguelike dungeon crawler/sim pieno di graziosi animaletti che puoi accarezzare o tormentare come preferisci. In sostanza, il gioco è un simulatore di culto, che mette il giocatore nei panni di un leader di culto immorale. In una nuova intervista con Giocatore PCuno dei direttori del gioco, Julian Wilton, spiega come è nata questa filosofia di progettazione.

Secondo l'intervista, Cult of the Lamb ha attraversato diverse iterazioni prima di diventare quello che è oggi. A un certo punto era incentrato su un vero dio, e più tardi su un demone che creava la propria versione dell'Inferno. A un certo punto, gli sviluppatori sono giunti a un'importante conclusione: essere crudeli con i propri seguaci era più convincente se c'era anche un'opzione per trattarli meglio.

“Gran parte del design cercava di incoraggiare il giocatore a essere malvagio. Senza dire chiaramente, 'Tu, vai! Vai a essere malvagio!' Ma tipo, 'Ehi, se vai a sacrificare questo tizio, otterrai un sacco di esperienza e potrai salire di livello. Oppure puoi farlo in un altro modo, ma questo sarà il modo più rapido. Quindi, sai, dipende da te se vuoi essere malvagio.' Questo è ciò che stiamo cercando di fare.”

“I giocatori lo faranno. Di solito c'è qualcuno che non ti piace. Penso che sia per questo che funziona. Non mi piace questo tizio. Sbarazzatene.”

[Julian Wilton, PC Gamer]

Cult of the Lamb è sicuramente un ottimo posto per esprimere il tuo leader di culto interiore e torturare qualche animaletto carino e peloso (cerca solo di frenare quegli impulsi nella vita reale). Per maggiori informazioni dietro le quinte sulla creazione del gioco, dai un'occhiata a intervista completa.

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